Pubblicato in agosto 20th, 2015 | da Lucia
FESTIVAL CELTICO DRUIDIA A CESENATICO
A Cesenatico, dal 20 al 23 agosto 2015, festival musicale e di rievocazione storica “Druidia”, all’interno del Parco di Ponente.
Un’invasione di Celti e Romani pronti a riportarvi indietro nel tempo. Sarà proprio in questi quattro giorni che, inoltrandovi all’interno del parco, in mezzo alla natura, potrete osservare come vivevano i nostri avi. Saranno presenti in pianta stabile accampamenti Celti e Romani che vi mostreranno come vivevano all’epoca e che vi faranno sentire proprio come uno di loro grazie ai numerosi stage e alle iniziative didattiche, sia per adulti che per bambini.
Sarà col calar del sole che vi appassionerete alle loro storie perché è proprio in questo momento che i guerrieri impugnano le armi pronti a difendersi contro l’invasore, dando vita a numerosi spettacoli di combattimenti che vi lasceranno col fiato sospeso.
Al variegato mercatino fatto da artigiani troverete prodotti a tema, oppure potrete gustarvi un’ottima cena a base di pesce sorseggiando le bevande tipiche dell’epoca come “Ippocrasso” e “Idromele”, mentre si ascoltano i numerosi concerti di musica celtica e folk che vi accompagneranno tutta la notte.
Tutto questo è Druidia, il primo festival celtico della riviera romagnola, riconosciuto anche come “ecofesta” dall’Emilia-Romagna.
Abbiamo fatto riaffiorare in noi ciò che era stato sepolto da stratificazioni di indifferenza, apatia e pigrizia. E ci crediamo, come crediamo nella possibilità di trasmettere questo entusiasmo con mezzi semplici e popolari come una festa insieme, con musica e danza, buon cibo, buona birra e, soprattutto, buona compagnia.
Il perché di un festival
Terzo millennio: mondo occidentale sempre più proiettato verso la globalizzazione, l’appiattimento e la omologazione culturale; crollo di valori, di tradizioni, di abitudini e comportamenti. E poi, quando non si riesce quasi più a scrollarsi di dosso il grigio fastoso del consumismo inutile e dell’appiattimento della massificazione, qualcuno cerca di respirare di nuovo, di guardare alla natura con affetto e rispetto, di riscoprire i sapori e gli odori che credeva di non ricordare più. Si accorge di provarci gusto e lo dice a qualcun altro e a qualcun altro ancora, finché un gruppo di entusiasti della nuova libertà creativa incomincia a muoversi, controcorrente, alla ricerca di qualcosa che ricorda solo vagamente, ma con affetto e rimpianto. Lungo il cammino altri si uniscono al gruppo, portando i propri sogni ed emozioni: e l’intenzione si fa azione, le leggende si fanno ricordi, nel viaggio all’origine della nostra identità culturale, delle nostre più profonde radici. Affascinati dai ritmi coinvolgenti e trascinanti della musica celtica, dalle sonorità selvagge di pive e tamburi, dalle evocative melodie di arpe e flauti, ci siamo naturalmente raggruppati, spinti dal comune interesse; una volta insieme, però, non ci siamo accontentati di ascoltare la musica proposta da altri, ma, pur apprezzandola, abbiamo cercato di scegliercela, conoscendo i musicisti, i bardi ed i druidi che hanno ricominciato a percorrere le nostre terre. Nuove esperienze, nuove emozioni, nuove conoscenze ed ancora maggiori curiosità: abbiamo cominciato a chiederci chi c’era dietro alle musiche ed ai testi, quando e come vivesse, cosa sentisse e sognasse.
E, un po’ alla volta, siamo rimasti impigliati nella magica rete della Storia, quella vera e con la “s” maiuscola, quella degli atti semplici e quotidiani, del fare con le proprie mani, del credere in ideali come l’onore, la dignità, l’amicizia, la solidarietà e la fratellanza.
Questo è il perché di un Festival. E scusate se è poco. Il programma dettagliato, con tutte le arttività, è sul sito ufficiale di Druidia.