Pubblicato in aprile 18th, 2013 | da Francesca
RICETTE ROMAGNOLE: LE TAGLIATELLE
Continuiamo il viaggio alla scoperta della storia della nostra Romagna attraverso lo studio, e l’assaggio, di piatti tipici della tradizione antica. Fortemente legata alla sua terra e al suo mare, la Romagna ha sempre cercato di sfruttare le innumerevoli risorse che le venivano donate ogni stagione. Così nasce un ricettario povero e antico, che utilizza ingredienti semplici per piatti ricchi e gustosi.
Rientrano a pieno titolo tra le ricette romagnole ed emiliane le tagliatelle all’uovo la cui storia si perde lontana nei tempi, avvolta da un alone di mistero proprio di ogni leggenda. Il nome stesso è parlante, deriva infatti dal verbo tagliare o affettare che fa riferimento al metodo di preparazione della tagliatella: una volta stesa la sfoglia e arrotolata, va appunto tagliata in tante striscioline sottili.
Divertente è la storiella inventata nel 1931 dall’umorista bolognese Augusto Majani che racconta di un cuoco di corte, mastro Zefirano, che nel 1487 si ispirò alla bella Lucrezia Borgia e ai suoi lunghi capelli biondi. Nacquero così le tagliatelle, dorate, soffici e con quell’inconfondibile sapore di pasta fresca appena fatta.
Oggi se ne trovano di ogni tipo, ma la consistenza e la bontà della vera tagliatella è quella fatta in casa, tirando la sfoglia con il mattarello come facevano le nostre nonne. Gli ingredienti per delle ottime tagliatelle sono sempre gli stessi, quelli tradizionali: acqua, farina e uova mescolati e impastati a dovere e poi tirati con il mattarello.
Importantissimo è il condimento: dal ragù di carne, come siamo soliti gustare noi qua in Romagna, ai sughi ai funghi o ai porcini, o al tartufo. Per il pesce si preferisce il figlio piccolo delle tagliatelle, il tagliolino dalla larghezza leggermente ridotta.
E dopo un antipasto a base di salumi e piadina, davanti a un buon calice di sangiovese, le tagliatelle al ragù sono l’ideale per una serata in compagnia.