Pubblicato in aprile 12th, 2013 | da Francesca
CAPPELLETTI PASTICCIATI AL TARTUFO
Oggi prendiamo spunto dai due eventi enogastronomici del weekend: la Sagra del Tartufo di Pineta a Lido di Classe e la Sagra dei Salumi Stagionati a Brisighella per proporvi un piatto davvero irresistibile. Ormai sdoganati dalle feste natalizie, i cappelletti rivivono sulle nostre tavole, e le ricette romagnole della tradizioni si mescolano ad ingredienti nuovi e ricercati, prodotti di stagione, sapori e odori provenienti da terre lontane.
Come ogni pasta ripiena che si rispetti, fatta in casa e con un ripieno ricco di formaggi come squacquerone, ricotta, raviggiolo, i cappelletti sono buoni anche da gustare da soli, con un filo di olio e tanto parmigiano, oppure pasticciati con panna e prosciutto cotto. I palati più raffinati però sapranno che a rendere davvero gustoso il piatto può essere un semplice dettaglio, un sapore forte e inebriante che dà un tocco di gusto esotico all’intera ricetta.
Oggi tra le ricette romagnole che propongono i cappelletti, vi segnaliamo quelle che potrete gustare questo weekend in Romagna, cappelletti pasticciati al profumo del bosco. Un po’ di panna per legare gli ingredienti segreti di questo piatto: funghi, meglio se porcini, prosciutto crudo e una grattata di tartufo. E allora perché non provare la particolare variante, meno pregiata e meno costosa, del tartufo detto marzolino o bianchetto? Tipico prodotto del periodo tra febbraio e aprile, è ideale da gustare con i nostri cappelletti al formaggio.
Assolutamente da non dimenticare il vino! Che deve essere rosso, leggermente fresco, corposo e ma dal retrogusto delicato, proprio come un buon sangiovese di Romagna.